14 gennaio 2018 - 2ยช domenica t. ord.
Maestro, dove dimori? Venite e vedete! (Gv 1,38)
Carissimi,
Dio ci cerca e ci chiama per nome. Forse ci sembra strano, ma รจ cosรฌ. Dio ci chiama. Anche oggi. In questo momento. In ogni momento. Specialmente per mezzo di testimoni qualificati che ce lo rivelano, perchรฉ anche noi ci mettiamo in cammino verso di Lui, e ne diventiamo testimoni con e nella totalitร della nostra vita. Il Dio che amiamo e nel quale crediamo non รจ un Dio nascosto, muto, inafferrabile, geloso dei suoi segreti. ร colui invece che percorre senza sosta le strade dellโuomo. ร sempre in cammino verso ognuno di noi per potersi incontrare con ciascuno e donare la sua parola, la sua amicizia e la sua compagnia. Per noi cristiani Dio ha il volto e le parole di Gesรน. Non costringe mai nessuno, ma moltiplica i suoi inviti silenziosi: la testimonianza dei credenti, le pagine della Bibbia, gli eventi di spiritualitร ... persino le pietre di antichi luoghi di culto possono gridare la sua volontร , che รจ sempre orientata al bene dellโumanitร .
La sua casa e la sua parola sono in mezzo a noi; occorre solo cercare, stimolati dalla testimonianza di quanti ci sanno indicare la sua presenza: โMaestro, dove dimori?โ. Dio ci ha trovati da sempre, non ci ha mai persi di vista. E noi abbiamo la possibilitร di incontrarlo perchรฉ sua รจ lโiniziativa, perchรฉ ci fa questo dono.
Da parte nostra รจ necessaria la capacitร di ascolto e riflessione, la pazienza della ricerca, il coraggio del distacco. โMaestro, dove dimori?โ. Dovโรจ la tua casa, perchรฉ noi possiamo venire a trovarti? E Gesรน accoglie nella sua dimora, dona ospitalitร , gode della compagnia dei due. Come saranno belle le nostre comunitร se coltiveranno lโaccoglienza: la parrocchia come casa che attende, luogo dove si sperimenta accoglienza e intimitร con i fratelli di fede. Questo dipende anche da noi; a partire dalle nostre case, dalle nostre abitazioni: possono essere accoglienti e favorire lโospitalitร : cominciamo ad essere noi casa che accoglie, don Vincenzo ed il diacono don Antonio.
.
LA TUA VOCE CHE CI CHIAMA
Donaci, Padre, di ascoltare
nella profonditร del cuore
la tua voce che ci chiama.
Aiutaci a discernerla tra le tante voci
che affollano le nostre giornate.
Faโ che ci apriamo a essa nella libertร ,
pronti a vivere lโaudacia
di chi rischia tutto per amore
e per amore si consegna a te.
Faโ che accettiamo di andare
non dove vorremmo,
ma dove tu vorrai per ciascuno di noi.
Faโ che, liberi anche dalla nostra libertร ,
possiamo seguire il Figlio tuo
sulle vie della vita.
Faโ che compiamo ogni giorno
le piccole scelte della fedeltร a te,
in cui si manifesta
la grande scelta del cuore
e si costruisce la vera gioia dellโuomo.
(Bruno Forte, vescovo)
VANGELO VIVO UNA CASA APERTA
La nostra vita era basata sullโapparire e anche la nostra casa ne era unโespressione: zona residenziale, costruzione bella, arredamento ricco. Piรน che lโarmonia e la funzionalitร ci interessava cosa pensassero gli altri. Improvvisamente, per varie vicende legali, abbiamo rischiato di perdere tutto. Ed รจ stata una grande lezione. La casa ci รจ rimasta, ma abbiamo capito che dovevamo darle un nuovo significato. Ora รจ aperta a tante persone, non piรน selezionate secondo il livello sociale. Data la vicinanza al mare, dโestate la mettiamo a disposizione per le vacanze di persone che non se lo potrebbero permettere. Ormai non la sentiamo piรน come un possesso, ma come un bene che puรฒ essere utile a tanti. R. G. โ Italia