La pace, dono del Risorto
12 aprile 2015 - 2ª di Pasqua
Carissimi,
la pace è un dono che Dio dispensa a chi glielo chiede. È il primo dono che il Signore Risorto fa ai suoi discepoli, il dono che proviene dalla sconfitta della morte e del peccato. Infatti, non vi è vera pace, se si è lontani da Dio. Il saluto della pace che Gesù Risorto dona ai suoi acquista il senso di un saluto messianico. È la pace che ci ha conquistato risorgendo dopo aver “ucciso l’inimicizia sulla croce”. La pace “non come la dà il mondo” coincide col dono della salvezza. Infine, la pace di Gesù si coniuga con la gioia che è «vedere il Signore» lì, in mezzo a loro.
L’esperienza dei primi cristiani è indicata come modello per tutte le comunità cristiane.
La fede nel Risorto unisce, fa superare le distinzioni, crea fraternità e condivisione. Gesù, racconta in modo significativo il vangelo di oggi, “viene” in mezzo ai suoi. Il suo venire non è il risultato delle nostre attese, ma è l’irrompere della forza del Risorto in mezzo ai suoi. Egli ci apre e ci fa superare tutte le nostre chiusure, i nostri pregiudizi su un mondo immaginato solo come aggressivo e ostile. Se ci apriamo possiamo dire anche noi come gli apostoli: “Abbiamo visto il Signore!”.
Nel mio cuore, in ogni persona che mi sta accanto, nella sua Parola, tra le persone unite nel suo nome, nella gioia, in ogni dolore, nella Chiesa, in tutti i Sacramenti, nell’Eucaristia, io posso incontrare il Signore. Non per conservarlo ma per comunicarlo agli altri, per esserne testimoni. Viviamo la gioia della Pasqua e comunichiamola a tutti, il vostro parroco, don Vincenzo ed il diacono don Antonio
Beati quelli che credono senza aver visto
È difficile credere in uno che
non abbiamo mai visto con i nostri occhi
e non abbiamo mai ascoltato
con i nostri orecchi.
Facilmente ci chiudiamo
nei nostri interrogativi, nelle nostre paure,
nei nostri dubbi. Come Tommaso,
anche noi vogliamo prove:
accettiamo di credere solo ciò
che vediamo veramente.
Tommaso ha visto Gesù vivo:
e ha capito che era il Signore, il Figlio di Dio.
Il suo cuore si è aperto.
Ha visto e ha creduto.
Gesù invita a credere in lui
anche noi che non abbiamo visto.
Credere che Gesù è risorto ci riempie di gioia.
Credere che Gesù è il Figlio di Dio ci infonde fiducia.
Credere che Gesù è il Signore è una forza
che ci permette di aprirci agli altri.
Credere che Gesù è vivo
ci permette di produrre frutti.